L’anno inizia con la riproposizione della proposta di Legge antipirateria audiovisiva.
C’è un doppio binario: da un lato il Parlamento deve legittimare il processino d’urgenza che AGCOM vuole proporre per bloccare l’accesso ai contenuti protetti da diritto d’autore online, e segnatamente le partite di calcio.
Per farlo, si procederà cosi
1) il Parlamento deve approvare una legge, senza la quale AGCOM non ha diritto a fare nulla. Tuttavia è straordinario che AGCOM sia già partita con la consultazione sul regolamento, prima ancora che il Parlamento analizzi e voti il testo di legge che le attribuisce questo potere. E’ una fattispecie molto singolare.
2) il testo di proposta di legge lo trovate qui, a firma Maccanti (Lega) ma sarà ripresentato identico dal Sottosegretario Butti http://documenti.camera.it/leg19/pdl/pdf/leg.19.pdl.camera.217.19PDL0006910.pdf
3) nota negativa, si evince una straordinaria responsabilità per chi non adempie. Il processino ha caratteri di apparente incostituzionalità, tuttavia affinchè si possa adire la Corte – lo sappiamo – serve un processo ordinario, una parte che nel mentre chieda al giudice di valutarne la costituzionalità, e un Giudice ordinario che valuti la questione “non manifestamente infondata” e rinvii alla Corte. Insomma serve qualcuno che prenda la questione dei diritti di libertà molto seriamente, e purtroppo, attualmente, non sembra interessare nessuno (per tempi, per costi, forse anche per “costi politici”).
4) nota positiva, la piattaforma di filtraggio la pagano e la mantengono i titolari dei diritti, almeno finora nella proposta di legge c’è un’esenzione per i meri fornitori di accesso ad internet. Gli stessi però dovranno farsi carico del “costo del filtraggio” che – come al solito – non è remunerato e farsi carico anche di una responsabilità per fatto altrui che potrebbe discendere da un’inerzia dell’operatore (fin qui è legale) o da una tempistica di reazione non idonea (anche questo, quando sarà previsto dalla legge in maniera specifica, sarà “legale”. Per ora si parla di IMMEDIATEZZA. Questa immediatezza, significa “appena reso noto dall’AGCOM”).
In 18 mesi avremo quindi una piattaforma di filtraggio “immediato” per casi di gravità e urgenza. E’ facile pensare che AGCOM la possa usare anche per il filtraggio anche di altri contenuti (i.e. Parental control che è una questione affine, vicina, ma non identica perchè promana da norme diverse).