VIVENDI, NO SEPARAZIONE TIM, SI CAMBIO MANAGEMENT O RICORSI LEGALI – Repubblica, “secondo Vivendi il management, guidato da Pietro Labriola, avrebbe impostato una strategia industriale sbagliata che non garantisce un futuro al gruppo e non elimina neppure alla radice il problema del debito. I francesi ritengono che, se nessun operatore ha separato i servizi dalla rete (vendendola a un socio finanziario), è perché ci sono ragioni industriali più valide dell’opportunità finanziaria di ridurre il debito”.
 
LO STRUMENTO DI URSO PER PMI BIGDATA –  Urso ha spiegato che il suo ministero sta “lavorando con il dipartimento di trasformazione digitale a un nuovo strumento per le imprese per superare il divario nel ricorso alle tecnologie emergenti che ancora ci separa dalla media europea, un divario ancora troppo ampio”, visto che “solo il 9% delle imprese italiane ricorre ai big data, contro una media europea del 14%, e appena il 6% ricorre all’intelligenza artificiale, contro una media europea dell’8%”.
FONDO REPUBBLICA DIGITALE MA… ALIMENTATO DA GOOGLE – https://www.fondorepubblicadigitale.it/bandi/crescerai/ Bando da 2 milioni per AI – Il Fondo, nato nel 2021, ha una ‘dote’ di 350 milioni alimentata dai contributi delle Fondazioni di origine bancaria che hanno un incentivo pubblico sotto forma di credito d’imposta.
 
URSO TERMINARE BUL 2024 – “Sono 6.232 i comuni coinvolti, in altri Paesi questa capillarita’ non c’e’, non in questa misura. Gran parte dei distretti industriali italiani sono nelle valli del Nord, nelle catene alpine. Ad oggi sono stati completati interventi in 4.600 comuni con 69.000 km di rete in fibra ottica posati, l’avanzamento dei lavori rispetto ai cantieri avviati e’ all’85%, ma non basta
TIM DECOMMISSIONING PER ALTRE 1300 CENTRALI – “Per una completa comprensione del quadro – dichiara Commissaria AGCOM Giomi – occorre pero’ dire anche che la chiusura delle centrali comporta una perdita degli investimenti da parte di tutti gli operatori che hanno realizzato infrastrutture di rete per raggiungere ed attrezzare proprio quelle centrali che Tim aveva pianificato di aprire e mantenere aperte alla concorrenza’. A cio’, conclude la commissaria, si aggiungono “i notevoli costi di migrazione delle linee e delle nuove architetture di rete che seguiranno al cosiddetto decommissioning’.
VIRGIN FIBRA VINCE RICORSO VS SKY WIFI ANTITRUST TUTELA CONSUMATORE – A seguito di una denuncia di Virgin Fibra, l’Autorita garante della concorrenza e del mercato, ha imposto a Sky Italia di rimuovere i claim ‘senza vincoli’, ‘senza vincoli contrattuali’ e ‘nessun vincolo di durata minima contrattuale’ dalle pubblicita’ dell offerte Sky Wifi
WINDTRE CONTRO IL CONSOLIDAMENTO – ‘Per quanto concerne il consolidamento, WindTre e’ un esempio di come non e’ detto che funzioni, perche’ a valle del consolidamento e’ entrato un nuovo player e il mercato e’ andato a picco. Il consolidamento deve quindi deve essere accompagnato da un cambio strutturale delle regole a livello europeo, altrimenti non puo’ funzionare’. Lo ha affermato l’amministratore delegato di WindTre, Gianluca Corti, intervenendo a ComoLake 2023. Secondo il ceo ‘per vedere il mercato unico europeo si possono staccare i servizi dalle reti e fare due tipologie di competizioni diverse, ma per farlo a un certo punto serve che compri qualcuno. C’e’ chi fa offerte e chi puo’ accettarle o rifiutarle. Bisogna cambiare le regole e trovare velocemente i fondi in Italia. L’aiuto dei 6 miliardi del Pnrr non basta’
CLOUD: POLITECNICO MILANO, IN ITALIA VALE 5,51 MLD NEL 2023 (+ 19% SUL 2022) -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 05 ott – All’interno del Public Cloud & Hybrid Cloud, lo Iaas ha registrato la crescita piu’ significativa, raggiungendo un valore di 1,511 miliardi di euro (+29% sul 2022) e un peso del 41% nel mix complessivo, grazie alle Virtual Machine – strumenti abilitanti per servizi come l’Intelligenza Artificiale generativa. Segue il PaaS, con un incremento del 27% per un totale di 686 milioni di euro, spinto dalle opportunita’ legate alle funzionalita’ di Artificial Intelligence e Analytics. Il SaaS, in crescita del +19%, ha raggiunto invece un valore complessivo di 1,532 miliardi di euro. Ad oggi il 51% delle applicazioni aziendali si trova sulla “nuvola”. Per questo, “il focus delle aziende si sta spostando, da un lato verso un maggior controllo della spesa e dall’altro verso l’ammodernamento del parco applicativo legacy a supporto dei processi core”, ha dichiarato Stefano Mainetti, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Cloud Transformation.