A fronte di un’inflazione che viaggia intorno a 8% il mercato delle comunicazioni è in controtendenza con prezzi che scendono del 3%.
Vodafone in SPAGNA pensa a indicizzare i prezzi dal 2023. Iliad risponde che loro non lo faranno. (fonte Sole 24ore). Levi di Iliad precisa che se qualcuno in Italia aumenterà i prezzi deve essere data la possibilità all’utenza di cambiare operatore senza penale (e su questo punto il tavolo tecnico del precedente governo si è arenato).
Il prossimo forum Ambrosetti presenterà uno studio sulla digitalizzazione (sembra che nonostante PNRR siamo sempre indietro).
Infine su spinta dei concorrenti che hanno avanzato reclami antitrust Vs Microsoft, alcuni giorni fa sono state annunciate modifiche alle licenze che non convincono nessuno per la vacuità delle proposte e perchè da quel poco annunciato, Microsoft sembra voler legare ancora meglio a se l’utente finale quando porta le sue licenze su un cloud provider diverso: https://blogs.partner.microsoft.com/mpn/new-licensing-benefits-make-bringing-workloads-and-licenses-to-partners-clouds-easier/
Oracle accusata di aver raccolto illegalmente dati di 300 milioni di persone subisce però una class action avviata in California e intanto apre una region in Spagna a Madrid (in agosto anche centinaia di licenziamenti).
Le reti in fibra ottica francesi sono oggetto di gravi malfunzionamenti estremamente distribuiti: si da la colpa ai subappalti (è un tema speculare a quello che potrebbe accadere in Italia con la modifica al codice appalti).